IL GENEPY DES JORASSES
Benvenuto tra i campi di Erbe Officinali
io e il genepy
Mi chiamo Vidi Jair e sono un giovane agricoltore di 29 anni residente ad Aymavilles e nel 2018 ho lanciato la mia selezione di Genepy. Ho intrapreso questa strada nel 2014 quando ho deciso di crearmi da solo la mia aspettativa di lavoro; volevo essere indipendente e avevo in mente alcuni progetti che con il tempo vedo realizzarsi, tra cui la creazione del mio liquore al Genepy.
Inizialmente la mia attività agricola era di vocazione viticola, avendo già alcuni vigneti di famiglia lavorati da mio papà. Ho ampliato la superficie aziendale recuperando vigneti incolti, abbandonati da quasi mezzo secolo. Con l’aiuto della mia famiglia ho passato i primi anni ad investire risorse e lavoro nel “terroir”, come mi piace chiamarlo.
Sono stati anni di duro lavoro e purtroppo non di immediato ritorno economico, perché come nella maggior parte delle colture ci vanno anni prima che si inizi ad intravedere qualche guadagno, anche se la soddisfazione per il risultato ottenuto è immensa e ripaga di tutto.
IL NOSTRO GéNéPY
Dal passato ad oggi …
GENEPY DES JORASSES
Già da ragazzino mi piaceva fare lunghe camminate insieme a mio papà per cercare queste rare piantine artemisia Genepy che crescevano sempre in mezzo alle rocce, sopra costoni quasi inaccessibili per poter fare il famoso liquore al Génépy che allora non è che apprezzassi molto. Forse è stato proprio perché questa piantina ha generato in me così tanta curiosità che ho deciso di provare a coltivarla.
Trascorsi parecchi mesi a documentarmi sulla sua coltivazione prendendo spunto da varie prove su campo che si erano effettuate qua in Valle d’Aosta e in Svizzera. Appresi che c’erano molte variabili che condizionavano la crescita della piantina, dall’altitudine, all’esposizione, all’umidità… Traendo spunti da chi mi aveva preceduto decisi di creare la mia coltivazione in Val Ferret a 1800 metri, di fronte al Monte Bianco.
Con mio grande entusiasmo la prima raccolta, che avvenne l’anno successivo superò le mie aspettative perché le piantine si presentavano, dopo averle fatte analizzare, di buona qualità. Feci richiesta per la conversione dell’appezzamento a conduzione biologica, visto che non utilizzo nulla al di fuori dell’acqua della sorgente accanto per irrigare le piante nei momenti di siccità. In quel momento decisi che dovevo creare un prodotto di eccellenza cercando di sfruttare la qualità del prodotto e la posizione del terroir.
Nacque così l’anno successivo il Génépy des Jorasses, un liquore con semplici ingredienti cercando di mantenere la ricetta che mio papà utilizzava quando ero bambino. Il liquore ebbe un notevole successo proprio perché assomigliava molto al Génépy fatto in casa e si discostava da quello commerciale che purtroppo è sempre meno apprezzato. Soddisfatto della mia creazione quest’estate decisi di provare a realizzare un nuovo liquore poco conosciuto e molte volte confuso con i distillati, il Génépy Bianco.
Il Génépy Bianco o meglio incolore è una ricetta particolare che in pochi conoscono e ad oggi siamo due o tre produttori a proporlo sul mercato nella sua ricetta originale. Normalmente il liquore è preparato con la tecnica dell’infusione, vale a dire si mettono a macerare le piante aromatiche nell’alcool puro e poi si aggiunge acqua e zucchero fino ad ottenere la gradazione e la dolcezza desiderata.
In questo periodo all’interno della botte accade un processo molto particolare, i vapori dell’alcool salgono verso l’alto e incontrano le piantine di génépy che cedono profumi e aromi mescolandosi all’alcool lasciandolo incolore. Questo processo è chiamato auto distillazione e non è da confondere con la distillazione vera e propria che avviene in maniera differente.


