Benvenuto tra i miei Piccoli Frutti

LE BOIS ROUGE

Mi chiamo Dorothy Opezzo, ho 31 anni e sono una giovane agricoltrice che nel 2015 ha deciso di intraprendere questo percorso iniziando a coltivare piccoli frutti. Ho deciso di dedicarmi all’agricoltura pur venendo da un mondo e studi totalmente differenti, ma l’amore per la terra ed in particolare per la mia Valle, oltre che l’intenzione di realizzarmi in modo indipendente mi hanno spinta verso questa scelta.

Non venendo da questo mondo, e non avendo quindi a disposizione alcun terreno ho iniziato a cercare un appezzamento in affitto, fino a quando ho trovato “il mio piccolo angolo panoramico”; la mia coltivazione si trova a Nus, più precisamente sopra Petit-Fenis, intorno ai 1000 mt. di quota, completamente immersa nei boschi dell’adrét dove in estate le temperature si fanno decisamente sentire.

Si tratta di un appezzamento di cinquemila metri di terreno completamente coltivato a piccoli frutti, secondo quelle che sarebbero le linee bio, pur non avendone ancora il riconoscimento.

Non avendo vicini prossimi, ho infatti deciso di dedicarmi ad un tipo di agricoltura naturale, senza l’utilizzo di pesticidi e/o simili, impiegando solamente rimedi naturali nei confronti di quelle che sono le problematiche tipiche di questa coltivazione come ad esempio la drosophila suzuki, un moscerino giapponese, che affligge sempre più coltivazioni a quote sempre più elevate.

Un passato di emozioni

LE PASSIONI
DELL’AGRICOLTURA

Fino ad ora la frutta che ho raccolto dalla mia coltivazione è stata venduta fresca a ristoranti, frullaterie, mercatini locali, e privati. Essendo però i piccoli frutti molto deperibili ho deciso di ristrutturare un locale destinato alla trasformazione di pic-coli frutti, per cercare di sprecare il meno possibile la materia prima.

La mia intenzione è quella di realizzare dalle più classiche confetture e succhi, fino ad arrivare alla frutta essiccata e congelata, così da poter raggiungere un mercato più ampio. Fino a questo momento ho investito molte risorse, anche economiche nella creazione del mio ” Le bois rouge”, ma spero con l’ultimazione del laboratorio di trasformazione di iniziare a vedere i primi risultati.

Lamponi, ribes, uvaspina, more, more di gelso, mirtilli, fragole e fragoline di bosco sono i frutti che coltivo; in Valle d’Aosta si tratta di una coltivazione secondaria, rispetto a quella dei vigneti per esempio o altri generi di coltivazioni. Anche per questo motivo ho quindi scelto questo settore, per cercare di differenziare la mia coltivazione da quelle che sono le produzioni locali più tipiche.

Sono molte le strade da intraprendere quando si è giovani, e se qualcuno mi avesse chiesto qualche anno fa, quale avrei scelto, non avrei immaginato di dare questa risposta: la giovane agricoltrice.

La possibilità mi è arrivata dalla campagna e non sono per niente pentita, anzi penso che sia quella giusta per me; al giorno d’oggi sono sempre più i giovani che ritornano alla terra e sono convinta che, soprattutto nel momento in cui vive la mia generazione, sia importante salvaguardare la natura e il mondo che ci circonda per un futuro migliore.

Ecco perché cerco di produrre un prodotto naturale partendo dalla cura del terreno e l’attenzione per le piante, per arrivare ad un raccolto sano e buono.

Non è stato semplice iniziare quest’impresa ma oggi posso dire che per me è una grande soddisfazione essere riuscita a trasformare un terreno incolto ed abbandonato in un terreno produttivo.